Per i professionisti delle risorse umane, i film possono essere una preziosa fonte di ispirazione e apprendimento. Ecco tre film che secondo noi offrono lezioni significative su vari aspetti della gestione delle risorse umane:
Office Space photo courtesy huston press
1 – Office Space / Impiegati…male!: I dipendenti motivati possono fare la differenza nella vostra azienda
Peter Gibbons è un programmatore insoddisfatto, intrappolato in un lavoro d’ufficio che trova demoralizzante e privo di senso. La sua azienda di software è caratterizzata da attività quotidiane inutili, burocrazia obbligatoria, cubicoli che impediscono la luce ma non il rumore, e frequenti ridimensionamenti del personale. Le attrezzature sono sempre guaste e il lavoro straordinario, sebbene “altamente incoraggiato”, è praticamente obbligatorio.
Takeaways per gli HR manager:
Nessun film riesce a sottolineare meglio di Office Space l’importanza del coinvolgimento dei dipendenti. Questo classico degli anni ’90 dimostra come il disincanto di una persona possa portare nel tempo alla rovina di una azienda. Il film è una divertente “office comedy” che è stata inserita nella lista dei film (divertenti) che ogni professionista delle risorse umane deve assolutamente vedere ed è un ottimo promemoria per i responsabili delle risorse umane su cosa non fare, evidenziando modi per rafforzare e migliorare il coinvolgimento dei dipendenti di un’azienda, che può portare a un aumento della produttività. Se c’è un tema in evidenza nel film, è come i comportamenti irrazionali di un capo dominante possono soffocare un’azienda.
Disponibile in Italiano su Youtube movie
Into the wild – photo courtesy movie web
2 – Into the Wild: L’esperienza conta.
Basato su una storia vera, il film sottolinea il valore delle esperienze personali e della ricerca di significato. Christopher McCandless è un bravo studente e atleta che si lascia alle spalle una vita agiata e un futuro promettente per allontanarsi dalle regole e dal conformismo della società. Invece di perseguire una carriera redditizia, decide di vendere le sue cose, donare i suoi risparmi in beneficenza e imbarcarsi in un’avventura nella natura selvaggia dell’Alaska. Lungo il cammino Chris incontra una serie di avventure e di persone che lo influenzano in modo unico e significativo.
Takeaways per gli HR manager:
La lezione è semplice: ogni organizzazione ha il suo insieme di regole e politiche ma se queste per qualcuno possono essere fonte di significato per qualcun altro possono rappresentare un ostacolo alla felicità. Il protagonista del film vuole allontanarsi dalla società a causa delle sue norme e dell’assenza di una vera libertà. Nella realtà milioni di persone hanno lasciato il lavoro nel 2021. “La Grande Dimissione” si è verificata perché sempre più persone vogliono sentirsi collegati a uno scopo più grande sul lavoro. Ed è per questo che le esperienze che le persone fanno in azienda sono fondamentali.
“Tante persone vivono in circostanze infelici e tuttavia non prendono l’iniziativa di cambiare la loro situazione perché sono condizionate a una vita di sicurezza, conformità e conservatorismo, tutte cose che possono sembrare dare tranquillità, ma in realtà nulla è più pericoloso per lo spirito avventuroso che c’è in un uomo di un futuro sicuro“.
Sebbene questo non sia un tipico film sulle risorse umane trasmette un messaggio sull’importanza della creazione di una cultura aziendale di riferimento che si traduce in un generatore di esperienze positive per le persone, perché sono le esperienze che fanno sentire le persone più produttive, felici e motivate.
Ora che i millennial rappresentano quasi un quarto della popolazione globale le aziende e le risorse umane devono ora riconsiderare le loro funzioni.
A differenza dei baby boomer che li hanno preceduti, i millennial hanno una prospettiva diversa sull’occupazione, di conseguenza le risorse umane devono essere reinventate in modo che i luoghi di lavoro diventino un posto in cui i dipendenti desiderano lavorare.
Ecco perché secondo noi questo è uno dei film che ogni professionista delle risorse umane deve assolutamente vedere.
Disponibile in streaming su Prime Video
In good company photo courtesy Tv Insider
3 – In Good Company / In buona compagnia: La cultura organizzativa non può essere ignorata
Questo film sulle risorse umane vede protagonisti Dennis Quaid (Dan), Topher Grace (Carter) e Scarlett Johansson nei panni dei dipendenti della rivista Sports America, acquisita da un’enorme società, la GlobeCom. Mark (un venditore di successo della GlobeCom) viene assunto per dare una svolta al marketing di Sports America. Dan, che ha 51 anni (e ha servito Sports America per più di 20 anni nelle vendite pubblicitarie), viene sostituito da Carter, che ha solo 26 anni (e non ha alcuna esperienza precedente nelle vendite pubblicitarie).
Takeaways per gli HR manager:
Anche se Dan ha la fortuna di mantenere il suo lavoro, piuttosto come “subordinato di Carter”, molti altri dipendenti di lunga data vengono licenziati in rapida successione.
La minaccia di perdere il posto di lavoro incombe su tutti gli altri. Da un lato, i dipendenti devono affrontare l’incertezza del lavoro. Dall’altro, devono adattarsi alla nuova cultura aziendale introdotta ed esibita da Mark e Carter.
Nel mondo reale molte persone si trovano ad affrontare il disagio di veder messi in discussione i propri anni di dal nuovo ambiente culturale. Questa commedia drammatica mette in luce la cultura organizzativa e le dinamiche intergenerazionali.
Illustra l’importanza di adattarsi ai cambiamenti e di mantenere un equilibrio tra le esigenze aziendali e il benessere dei dipendenti.
Disponibile in streaming su Chili (https://it.chili.com/content/in-good-company-2004/aa41954c-27de-4feb-83ff-a0c5a9b26b86) e su Prime Video https://www.primevideo.com/-/it/detail/In-Good-Company/0TAE7FY431CUZ1E9HLT1NNOB6B