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Le Domande Potenti.

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Spesso quando si inizia un percorso di coaching si pensa di ricevere risposte, invece

Uno degli strumenti più utilizzati dal coach sono le domande. Non tutte le domande sono funzionali a un percorso di sviluppo e di empowerment, infatti si parla di powerful question, le domande ‘potenti’.

Cosa rende potente una domanda?

La sua capacità di attivare dubbi, generare spazi di possibilità, di consapevolezza da parte del coachee incrementandone sensazioni di autoefficacia e ampliando lo spettro dei punti di vista su una situazione specifica;  ciò è possibile solo quando il coach è pienamente presente nella relazione di coaching, è sinceramente curioso rispetto alla risposta che riceverà (senza quindi farsi guidare da “pre-concetti” o “pre- giudizi”)  e ripone piena fiducia nelle capacità del suo coachee.

Ma quante sono le tipologie di domande?

Partiamo dalla distinzione fra chiuse e aperte.

Le domande chiuse sono quelle che pongono un vincolo di ragionamento, un limite da cui non si può uscire senza rompere il limite stesso creando una nuova categoria, sono le domande che portano il pensiero verso il classico “o/o”.

Le domande aperte invece sono quelle che generano uno spazio di riflessione, che favoriscono l’allargamento del punto di vista e non offrono vincoli o argini al pensiero o alle sensazioni del coachee perché non chiudono le opzioni a sole due possibilità, sono la strada che percorriamo per andare verso l’“e/e”… dove una cosa non esclude l’altra e quindi ci consente di collegare anche variabili diverse.

Non è sufficiente però che la domanda sia aperta per essere potente: deve essere connessa al pensiero espresso dal coachee, deve offrire l’opportunità di esplorare, di andare a fondo, anche assumendo una posizione critica nei confronti delle proprie idee,  provando a cogliere lo stile comunicativo e il linguaggio del coachee.

  • Devo crescere come manager e quindi devo lavorare su questo obiettivo.
  • Cosa lo rende importante per te?
  • Perché è importante ora?
  • Quali sono le tue sfide?
  • Come ti sentirai una volta che avrai raggiunto il tuo obiettivo?
  • Cosa sei disposto a lasciar andare per il raggiungimento di questo obiettivo?
  • Delle cose che puoi fare, quali non hai ancora provato a fare?

Questi alcuni semplici esempi di domande potenti che partendo da un’affermazione del coachee lo invitano a coglierne le reali motivazioni, le risorse che ha a disposizione, lo stato d’animo che proverà nel momento in cui avrà raggiunto il suo obiettivo con il vantaggio di portarlo contemporaneamente a fondo dentro di sé e nel futuro, lasciando che la mente generi nuove consapevolezze e piani di azione.

E ora che hai letto questo articolo quali sono i prossimi passi che farai per continuare il percorso verso il tuo cambiamento? Di cosa hai bisogno per superare i tuoi limiti?